Non c’è dubbio che l’epidemia globale provocata dal Coronavirus sta cambiando il modo in cui gli individui vivono la quotidianità. La chiusura di molti uffici e il distanziamento sociale hanno determinato un notevole aumento degli utilizzatori di strumenti online per la collaborazione, lo shopping e l’intrattenimento, mentre il mondo intero converte le interazioni personali in interazioni virtuali.

Data la situazione, è davvero difficile immaginare un mondo senza tecnologia cloud. In nessun altro momento della nostra storia è infatti esistita una necessità così impellente di avere a disposizione risorse IT abilitate dal cloud.

Senza il cloud computing non potremmo infatti fare molte delle cose che facciamo ogni giorno – un elenco che è cresciuto in modo esponenziale durante questa pandemia: dai giochi ai software utilizzati da aziende e istituzioni, il cloud riveste ormai un ruolo fondamentale. Basti semplicemente pensare a quanto l’obbligo di restare a casa abbia aumentato incredibilmente il traffico verso siti di video streaming, applicazioni e piattaforme di social media. Solo per fare un esempio, i download dell’app di Netflix in Italia sono aumentati del 66%.

L’epidemia di Covid-10 sta influenzando anche il modo in cui le organizzazioni operano. Uno dei problemi principali causati dal Coronavirus in ambito aziendale è infatti garantire che i collaboratori siano al sicuro – e ciò richiede che si mantengano a distanza l’uno dall’altro. Permettere ai dipendenti di lavorare da casa è una mossa intelligente (e a volte persino obbligatoria) se si vuole combattere la diffusione del virus. E come molte ricerche dimostrano, persino la produttività e la qualità del lavoro ne beneficiano! Le soluzioni cloud-based, accessibili da qualsiasi luogo del mondo tramite una semplice connessione Internet, sono la risposta perfetta e sicura a questa nuova esigenza. Esse consentono agli utenti di lavorare sulle stesse risorse anche quando non si trovano nello stesso luogo fisico e, nel caso delle soluzioni più avanzate, permettono di collaborare su documenti e progetti da qualsiasi luogo e dispositivo.

Non sorprende quindi che tutte le aziende di informatica più all’avanguardia stiano investendo molto sulle soluzioni cloud. Microsoft, ad esempio, sta spingendo sul suo nuovo strumento di messaggistica e collaborazione aziendale, Microsoft Teams, il cui numero di utenti è cresciuto del 37% nell’ultima settimana, raggiungendo oltre 44 milioni di utenti giornalieri, per un totale di oltre 900 milioni di minuti di riunioni e di chiamate su Teams ogni giorno.

“Noi crediamo che questo passaggio improvviso e globale al remote working sarà un punto di svolta nel modo in cui lavoriamo e impariamo”, ha affermato recentemente Jared Spataro, Corporate Vice President di Microsoft 365.

Pur nella grande difficoltà causata da questa pandemia di Coronavirus, se c’è qualcosa di positivo da dire sulla situazione è che il mondo è stato messo alla prova. E chi saprà cambiare il proprio mindset, rinnovandosi e innovando, non potrà che uscire dalla crisi più forte di prima!