La Rivoluzione Digitale a servizio dello Sviluppo Sostenibile, la tematica più discussa in questo 2021. Molti storici ritengono si tratti di trasformazioni sociali talmente profonde e globali che saranno sicuramente ricordate nella Storia. L’Unione Europea le considera, infatti, le sfide principali della nostra società contemporanea. Nell’ambizioso Green Deal e nell’Agenda del 2030, il Digitale è ritenuto fondamentale per perseguire lo Sviluppo Sostenibile. Ad esempio, possono essere implementate soluzioni digitali a sostegno dell’economia circolare oppure della decarbonizzazione e della riduzione dell’impronta ambientale delle industrie. Tuttavia, è fondamentale orientare la Transizione e Innovazione Digitale per poter supportare adeguatamente la Sostenibilità. Negli ultimi anni, infatti, le ultime transizioni digitali hanno portato ad un aumento delle emissioni di gas serra. Pertanto, è necessaria una trasformazione radicale per indirizzare la digitalizzazione verso percorsi sostenibili.  

Con il termine “Rivoluzione Digitale” si vuole descrivere la trasformazione applicata in diversi ambiti della società, attraverso la produzione, distribuzione e consumo di dati digitali. Esempi sono la Realtà Virtuale e Aumentata, le stampe 3D, l’Artificial Intelligence, l’IoT e la Blockchain. L’Unione Europea afferma, attraverso una stima, che il mercato della data economy varrà più di 800 miliardi di euro nel 2025 e le assunzioni di professionisti del settore raddoppieranno rispetto al 2018. È dunque fondamentale che la Digitalizzazione venga considerata un’opportunità da dover assolutamente cogliere per poter supportare la Transizione Green a livello globale.  

Ad esempio, in campo medico, grazie all’evoluzione della stampa 3D sarà possibile la produzione di protesi sempre più adattabili al paziente a costi decisamente ridotti. Inoltre, l’attuale pandemia di Coronavirus ha dimostrato quanto possa essere efficace la “telemedicina”: in Cina sono state attivate molteplici piattaforme di telemedicina basate sulla tecnologia del 5G, facilitando la consultazione degli esami medici a distanza, favorendo tempestività di azione e alleggerendo il peso delle risorse mediche.  

Anche la trasformazione in ambito urbano ha un peso consistente. Non solo attraverso l’introduzione sempre maggiore dei veicoli a guida automatica, ma anche attraverso la costruzione di edifici smart per ottimizzare il consumo di energia in maniera autonoma.  

Da non dimenticare, il ruolo della digitalizzazione e istruzione delle aree del mondo più remote, nelle quali l’accesso all’istruzione e l’insegnamento sono ancora carenti. Il Digital Education Plan ha come obiettivi l’alfabetizzazione e lo sviluppo di competenze digitali, supportati anche da forte investimenti nella fornitura di una connessione dati strutturata e veloce attraverso tecnologie come 5G e 6G.  

Anche in ambito lavorativo e di gestione delle risorse, la digitalizzazione continuerà ad apportare profondi cambiamenti. L’introduzione di soluzioni come lo smart-working e le videoconferenze porteranno ad una grande riduzione nell’utilizzo dei trasporti da parte dei lavoratori e di conseguenza nelle emissioni prodotte. Non solo, per le imprese sarà possibile incrementare la propria produttività grazie alle numerose soluzioni digitali emergenti a supporto delle risorse e allo sviluppo del mondo dell’automazione. Ciò comporterà l’esigenza di sviluppare nuove competenze e di conseguenza emergerà la richiesta di nuove figure lavorative. È importante ricordare che la digitalizzazione però deve essere sfruttata come un vero valore aggiunto e non come una forza creatrice di potenziali disuguaglianze sociali.  

E nel mondo dei laboratori? Tramite l’adozione di sistemi di gestione digitali, i laboratori possono non solo contribuire a ridurre come le imprese le emissioni prodotte e l’utilizzo di carta, ma anche beneficiarne favorendo la collaborazione a distanza, la sicurezza e tracciabilità dei propri dati.

Tutto ciò deve ovviamente essere accompagnato da un’efficace strategia di comunicazione. L’asimmetria informativa della maggior parte della popolazione nei confronti delle nuove tecnologie e nelle “macchine” deve essere colmata da una forte iniezione di fiducia, al fine di promuoverne lo sviluppo. A questo proposito, l’Unione Europea prevede l’introduzione di norme più accurate per la tutela contro i cyber reati. Anche le imprese verranno tutelate, attraverso un piano nel supporto del passaggio al digitale e nella regolamentazione del mercato.  

In questo scenario, è importante che ognuno faccia la propria parte, imprese e cittadini, per indirizzare la rivoluzione digitale a servizio di uno sviluppo sostenibile della nostra società e per la tutela del nostro pianeta.