L’aumento della complessità dei processi di laboratorio e i requisiti normativi sempre più stringenti obbligano i responsabili di laboratorio ad interrogarsi sulle possibilità offerte dai sistemi robotici, dall’automazione e dalla digitalizzazione, concentrando sempre più l’attenzione sul laboratorio intelligente del futuro.

In realtà, la digitalizzazione degli esperimenti e delle prove non è affatto un concetto nuovo per i laboratori. Sono molti i casi in cui le applicazioni digitali sono utilizzate già da tempo, come nei laboratori di imaging, dove le camere digitali hanno preso il posto dei vecchi provini di carta fotografica sensibile alla luce.

Ma cosa significa esattamente Laboratory 4.0 per i laboratori di oggi?

Con la rivoluzione digitale ormai in atto, la digitalizzazione è diventata una realtà per almeno il 20% delle grandi aziende globali. Come parte di questo processo, i moderni laboratori si trovano a dover affrontare nuove sfide, soprattutto relative alla gestione di grandi quantità di dati provenienti da una varietà di fonti diverse. Infatti, con l’avvento di tecnologie ad alto rendimento, sia la qualità che la quantità delle informazioni è cresciuta a dismisura. Poiché la digitalizzazione rappresenta la chiave per migliorare la produttività, l’efficienza e la flessibilità, è giunto il momento, per i laboratori di ogni tipo e dimensione, di pensare all’implementazione di sistemi IT che consentano una valida gestione e quindi un buon networking di dati.

Numerosi sono i benefici che possono derivare dall’automazione delle attività di laboratorio. In questo post vogliamo elencarvene almeno alcuni.

  • Risultati più accurati: com’è noto, il lavoro manuale rappresenta l’aspetto più vulnerabile dei processi di laboratorio, il momento in cui è più probabile che si verifichino errori. Ad esempio, se avete centinaia di campioni diversi da monitorare, potreste avere difficoltà a tenerli tutti sotto controllo. Con l’uso di un sistema automatizzato, saranno invece le macchine a prendersi cura della preparazione dei campioni, consentendovi di tracciare ogni campione più facilmente e riducendo le possibilità di smarrire o collocare in un luogo sbagliato i singoli test.
  • Riduzione dei costi: il laboratorio automatizzato è in grado di gestire un carico di lavoro maggiore senza che ciò comporti un aumento dei membri dello staff. Sebbene i tool necessari all’automazione possano sembrare costosi nel breve periodo, in realtà – sul lungo periodo – essi si rivelano un’eccellente fonte di risparmio. E ciò non solo perché le macchine sono più rapide degli uomini nello svolgimento delle attività, ma anche perché sono capaci di individuare difetti ed errori più rapidamente. Ciò consente allo staff di laboratorio di reagire più prontamente, risparmiando così tempo e denaro.
  • Aumento del grado di soddisfazione degli impiegati: gli operatori di laboratorio possono dedicarsi ad attività ad alto valore aggiunto se vengono liberati dal peso di svolgere mansioni ripetitive e noiose. Automatizzare alcune semplici operazioni può consentire allo staff di laboratorio di concentrarsi su progetti più produttivi, come l’analisi dei dati, la ricerca di nuove tecniche di indagine o lo sviluppo di approcci più innovativi al proprio lavoro.
  • Risultati più veloci: grazie all’automazione, lo staff di laboratorio può condurre test e analizzare risultati in tempi molto più ridotti rispetto a quelli necessari in passato. Si tratta di un vantaggio rilevante soprattutto per i laboratori del settore manifatturiero, i quali – essendo inevitabilmente soggetti alle pressioni del libero mercato – hanno necessità di ottenere risultati in tempi sempre più brevi.
  • Flessibilità e interdisciplinarità: il trend verso la globalizzazione ha un impatto particolare soprattutto sui laboratori dei centri di ricerca, sempre più spesso caratterizzati dalla collaborazione multi-sito. Il che significa che coloro che collaborano ad un progetto possono trovarsi a dover coordinare dati e risultati provenienti da molti siti diversi, avendo al contempo la necessità di scambiarsi queste informazioni in maniera standardizzata. In questi casi, ad esempio, il cloud storage può essere un requisito essenziale per condividere i risultati in tempo reale.

Tutti i laboratori, a prescindere dalla tipologia o dalla dimensione, possono beneficiare di un certo livello di automazione. A prima vista, implementare sistemi automatici può apparire un’operazione complessa, ma non è detto che sia sempre così. Tutt’altro. Per esempio, i laboratori interessati ad automatizzare i processi analitici devono semplicemente effettuare un’analisi basilare dei propri processi, ovvero studiare il livello delle attuali performance, identificare quegli specifici processi che possono condurre a potenziali errori ed individuare un modo per ridurre le operazioni manuali. D’altro canto, i laboratori che vogliano implementare livelli più avanzati di automazione per raggiungere il picco dell’efficienza, possono beneficiare di tool addizionali offerti dalle tecnologie più recenti: materiali smart dotati di sensori e attuatori (ad esempio per il raffreddamento di emergenza) o mobili da laboratorio con superfici funzionali che integrano dispositivi e strumentazioni all’avanguardia, inclusi sistemi robotici.