Eusoft dal 2021 partecipa al Progetto Secure Safe Apulia, finanziato dalla Regione Puglia, che ha l’obiettivo di realizzare una struttura regionale per la cyber e physical security. Questo progetto coinvolge cinque imprese – EUSOFT, OPENWORK, MACNIL, SYSMAN, EXPRIVIA – e tre istituzioni accademiche – l’Università degli Studi di Bari, il Politecnico di Bari e l’Università del Salento. Il risultato di questo progetto, e della collaborazione tra Eusoft e Openwork, è stato lo sviluppo di un prototipo per la Chemical Defense.

Il progetto Secure Safe Apulia: visione e obiettivi

Il progetto si fonda su tre pilastri: metodologia, tecnologia e organizzazione, e interviene su cinque ambiti: Critical Infrastructure, Automotive, Smartfarming, Chemical Defense e Integrated Response.

La struttura serve a costruire un modello di gestione dei rischi basato su tre concetti fondamentali:

  • Detection (rilevamento): organizzazione di un sistema di monitoraggio che consenta automaticamente di evidenziare l’insorgenza di incidenti, immediatamente al loro verificarsi;
  • Response (risposta): protocolli automatici di intervento, in caso di incidente, tra tutti i principali attori della sicurezza (operatori, forze di difesa, pronto intervento, operatori di cyber security, ecc.), per poter attivare e coordinare risposte di risoluzione;
  • Prevention (prevenzione): l’analisi e la valutazione di quanto accaduto in occasione degli incidenti, per capire esattamente quali sono state le cause e per ridefinire i processi, in modo da renderli più sicuri per prevenirne il riverificarsi.

La realizzazione di tale modello automatizzato di rilevazione, risposta e prevenzione degli incidenti dovuti a rischio chimico o informatico passa attraverso la realizzazione di una piattaforma regionale integrata, denominata Regional Security Center (RSC). Tale piattaforma informatica è strutturata in tre parti:

  • Security Operation Center (SOC), che gestisce la Detection;
  • Security Incident Response Team (CSIRT), che gestisce la Response;
  • Security Support Center (SSC), che gestisce la Prevention.

Il ruolo di Eusoft all’interno del progetto Secure Safe Apulia

Eusoft, rispetto ai cinque ambiti di intervento del progetto, si focalizza sulla gestione dei rischi relativi al settore chimico (Chemical Defense).

L’obiettivo è quindi sviluppare un modello di Detection, Response, Prevention nel contesto della Chemical Defense, con lo scopo di garantire la sicurezza nelle attività di analisi, produzione o trasformazione che coinvolgono l’uso di sostanze chimiche pericolose. Il prototipo, realizzato grazie alla collaborazione tra Eusoft e Openwork, permetterà di gestire sia i rischi chimici e fisici derivanti dall’uso di queste sostanze, sia i rischi informatici legati a possibili attacchi contro i sistemi di rilevamento, come sensori o dispositivi di monitoraggio.

Al LIMS SaaS in Cloud di Eusoft, Eusoft.Lab, è affidata la parte di supporto alla Response degli eventuali incidenti che dovessero verificarsi all’interno di un impianto chimico.

Eusoft.Lab LIMS, al verificarsi di specifiche condizioni, invia le informazioni in tempo reale alla piattaforma Jamio di Openwork, software cloud no-code, utilizzato per la digitalizzazione dei processi. Il software Jamio svolge quindi la parte di CSIRT (response) ed SSC (prevention). Dal LIMS Eusoft.Lab, le informazioni vengono inviate anche alla piattaforma Security QRadar di IBM, che è in grado di distinguere la tipologia di rischio in corso fra rischio chimico e rischio informatico. Eusoft.Lab LIMS cooperando con il servizio Azure OpenAI di Microsoft, che offre capacità di intelligenza artificiale generativa, è in grado di fornire istruzioni dettagliate sul processo di risposta agli incidenti, siano essi di natura cyber o safety. Queste istruzioni, insieme alle best practices, sono visualizzate in una sezione dedicata di Eusoft.Lab LIMS, fornendo supporto al team di risposta direttamente sul campo.

Gestione di un rischio chimico in un impianto di produzione

A seguito dello sviluppo del prototipo è stato effettuato un prototipo di sperimentazione, in cui lo scenario è quello di un impianto chimico di produzione di cloro gassoso, sostanza che viene poi destinata all’industria del trattamento delle acque ai fini della loro potabilizzazione. In questo impianto di produzione, nel quale è operativa una attività di monitoraggio continuo sul verificarsi di situazioni di rischio, si verifica un incidente dovuto alla fuoriuscita di questa sostanza. La gestione della sicurezza rispetto alla situazione di rischio verificatasi è affidata al prototipo realizzato.

A tal proposito, è stato costruito un modello di gestione sia del rischio chimico che del rischio informatico, basato sulla realizzazione di un Regional Security Center (RSC) e sull’applicazione delle tre fasi di detection, response e prevention. Tutte le fasi di un potenziale incidente vengono gestite attraverso piattaforme informatiche che in automatico forniscono le risposte necessarie, guidano le azioni da compiere e raccolgono tutti i dati necessari.

È stato simulato, dunque, un incidente relativo alla fuoriuscita di cloro gassoso da una delle tubazioni dell’impianto, che è stato gestito utilizzando il sistema informatico descritto, partendo dalla rilevazione dell’incidente in corso, definendo tutte le attività di allarme ed emergenza, le azioni di riparazione e ripristino e di ripresa delle attività, le valutazioni e l’analisi dei dati al termine dell’incidente. Si è verificato che la rilevazione tempestiva e continua della fuoriuscita di cloro gassoso, grazie ai rilevatori automatici presenti nell’impianto, è stata fondamentale per una risposta rapida e mirata, limitando gli effetti sull’ambiente e sulla salute. Inoltre, le procedure operative e di emergenza applicate, già definite e standardizzate all’interno della piattaforma informatica, sono risultate adeguate e la loro applicazione corretta ha consentito, pur nella gravità della situazione, di non avere ripercussioni significative sulla salute umana e sull’ambiente. La attenta analisi dei dati disponibili, al termine della situazione di emergenza, ha consentito di individuare un miglioramento da applicare alle procedure di sicurezza utilizzate, in particolare sulla frequenza e sulla modalità di manutenzione delle valvole dell’impianto, che servirà a far diminuire la probabilità che eventi di questo genere possano verificarsi nuovamente.

La partecipazione al Progetto Secure Safe Apulia ha consentito ad Eusoft di contribuire attivamente a ridefinire la sicurezza del laboratorio e dell’industria chimica, perseguendo il suo obiettivo di garantire un futuro più sicuro per tutti gli operatori del settore.